Governo e 5G: Golden Power per la Nuova Rete

rete 5G golden power

Nel mese di marzo, il Governo Italiano ha deciso di applicare il golden power alla rete 5G. La decisione è stata presa a seguito delle crescenti preoccupazioni espresse per la sicurezza della nuova tecnologia da parte degli USA e dell’Europa, soprattutto per il coinvolgimento di aziende cinesi come Huawei.

Golden Power all’infrastruttura 5G

In una nota della Lega di Palazzo Chigi, si legge che il Governo

condividendo la crescente preoccupazione in termini di cybersecurity da parte della comunità internazionale“, ha deciso di optare per un “ampliamento del Golden Power con particolare riferimento allo sviluppo della tecnologia 5G“.

La norma si pone l’obiettivo di estendere l’obbligo di notifica (già previsto dal Decreto Legislativo 21 del 2012) alla

gestione delle reti di comunicazione elettronica basate sulla tecnologia 5G, quando posti in essere con soggetti esterni all’Unione Europea“.

Il Dibattito fra Lega e 5Stelle

Il provvedimento è tuttavia al centro di un dibattito fra i due partiti di governo, ovvero Lega e Movimento 5 Stelle. Il Ministro dell’Interno ha sottolineato che

l’interesse nazionale va tutelato, soprattutto quando si parla di telecomunicazioni e dati sensibili“,

intervenendo così sulla questione; questa è sorta principalmente dopo le pressioni di Trump ai paesi alleati: il presidente americano, infatti, chiede l’esclusione dell’azienda cinese Huawei dalla realizzazione delle nuove reti.

Le Dichiarazioni del MISE

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha negato l’esclusione delle aziende cinesi dal 5G, dichiarando che

La sicurezza nazionale è una priorità e, nel caso in cui si dovessero riscontrare criticità, al momento non emerse, il Mise valuterà l’opportunità di adottare le iniziative di competenza“.

In più, il Ministero ha ricordato la fondazione, presso l’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie delle Informazioni, del Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale; questo sarà preposto alla

verifica delle condizioni di sicurezza e dell’assenza di vulnerabilità dei prodotti, apparati, e sistemi destinati ad essere utilizzati per il funzionamento di reti, servizi ed infrastrutture strategiche, nonché di ogni altro operatore per cui sussiste un interesse nazionale“.

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